Tutto nasce per caso
La storia di Lorella e Andrea

Osteria La Solita Zuppa

Tutto nasce per caso, verrebbe da dire. Un vecchio e banale detto che spesso è il più semplice e veritiero quando si cerca di spiegare qualcosa.

È la storia dell’Osteria La Solita Zuppa, o meglio la storia di Lorella e Andrea che ne sono i proprietari, una storia che parte da lontano che si lega e sovrappone in maniera indissolubile a quella del locale di via Porsenna a Chiusi.

Siamo nel 2010. Andrea gestisce un bar a Chianciano Terme insieme all’amico Leonardo Fabbri. Il locale è il Caffè Centrale di Chianciano, si tratta della prima esperienza lavorativa “gestionale” per Andrea dopo aver lasciato Milano.

«In realtà sono venuto via da Milano nel lontano 2003, trasferendomi in questa zona della Toscana grazie alla mia fidanzata dell’epoca, conosciuta all’Isola d’Elba, e con la quale ho condiviso quella parentesi della mia vita. Fino al 2010 mi sono arrangiato in zona, in quella che era la Chianciano di allora, lavorando sempre nel settore ricettivo e della ristorazione, dilettandomi tra cucina e sala».

È in questo periodo, durante l’esperienza al Caffè Centrale, che Andrea e Lorella si conoscono, grazie a un’amica in comune che li fa incontrare. E iniziano a frequentarsi.

«Dopo il Caffè Centrale è arrivato il Mezzo Miglio, un bar sempre a Chianciano che gestivo da solo, ma il richiamo della cucina iniziava a mancarmi: un mondo che ho sempre amato e all’interno del quale riuscivo ad esprimermi al massimo. Così, lasciato il Mezzo Miglio, è arrivato il Seven Point a Camucia di Cortona, un posto abbastanza famoso dove facevamo ristorazione, bar e piscina, un’esperienza bellissima.
Nel 2011, tramite un amico, sono venuto a sapere che a Chiusi vendevano questo ristorante storico, l’Osteria la Solita Zuppa. Non lo conoscevo, ma sembrava essere fatto apposta per me: prodotti di qualità e stagionalità, raccontare il menù e il proprio lavoro, un percorso che già i vecchi proprietari avevano intrapreso».

Così nasce la nuova Solita Zuppa Osteria, un progetto condiviso, nato praticamente insieme al rapporto di Andrea e Lorella. Si parla di un progetto importante, di quelli che ti condizionano la vita e te la cambiano.

«Io sono nato nella ristorazione e un progetto come La Solita Zuppa Osteria sembrava fatto apposta per me. Lorella è sempre stata un’appassionata e il suo rapporto con la Toscana e con la tradizione culinaria di queste zone, tramandato dalla sua famiglia, è stato decisivo. Il nostro rapporto è nato e si è sviluppato su misura con questo progetto, quando abbiamo iniziato ci conoscevamo da poco, è stato un bell’azzardo ma, guidati dall’entusiasmo di allora e di quello che abbiamo ancora oggi, possiamo dire di non avere mai avuto un rimpianto».

Oggi La Solita Zuppa di Andrea e Lorella ha superato i dieci anni di vita, all’Osteria si è aggiunta la Bottega, dove sono in vendita, in esclusiva, molti prodotti enogastronomici e presidi Slow Food che si possono gustare in Osteria, quasi un migliaio di bottiglie tra vini e distillati, oltre a un’ampia scelta di articoli di artigianato locale.

«Con Lorella, fin dal primo giorno, abbiamo cercato di portare il nostro rapporto all’interno del locale, stare il più possibile insieme essendosi anche conosciuti un po’ da vecchierelli. Le decisioni prese, le scelte gestionali sono sempre avallate da entrambi penso sia questo il nostro segreto. La Solita Zuppa è stata ed è una vera scelta di vita con le difficoltà che hanno tutte le scelte, ma con tante soddisfazioni. Penso che al momento non sapremmo vivere in altro modo».

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