Descrizione
La trippa fa parte del vasto e poco diffuso mondo delle frattaglie. Se preparate bene, le frattaglie possono diventare un piatto nobilissimo, anzi quasi snob!
Credo che l’Artusi non abbia mai mangiato delle buone frattaglie, in particolare una trippa preparata come si deve, perché parte subito con lo sminuire questa fantastica parte del bovino: la trippa. Come si fa a non amare la trippa? Chi non l’adora deve avere fatto qualcosa di molto brutto in una vita precedente, ne siamo certi!
La trippa cotta in umido è resa delicata e tenera dalla lunga cottura. Viene cosparsa di parmigiano reggiano, fetta di pane e prezzemolo.
Vaschetta da 300 gr ca.
Allergeni: Sedano e derivati, latte e derivati,
Vini consigliati: rosati o rossi giovani, fruttati, intensi e morbidi, di media struttura, Rosato del Salento, Schiava dell’Alto Adige, Orvietano rosso, Caccia e mitti di Lucera, Sangiovese di Romagna, San Colombano al Lambro, ecc.
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